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Re: Debian Rolling Release



Schede di rete a parte, la questione non è se SID vada bene oppure no (io uso da anni SID/Experimental :) ), ma appunto se i cicli di rilascio di Debian debbano subire una modifica al fine di ridurre i "tempi morti" dovuti ai lunghi freeze.

Benininteso, la problematica secondo me è data dalla specifica prospettiva di Debian: il nostro S.O. preferito infatti ha come scopo quello di essere *stabile* e di potersi installare sul maggior numero di dispositivi ed architetture possibile.

Per tale motivo era stato concepito il processo di release a tre fasi: unstable, testing, stable.

Tuttavia, nel momento in cui ci si è resi conto che Debian non era più  utilizzato soltanto a scopi di produzione (specialmente server) ma anche come S.O. client, spesso, ad uso domestico - soprattutto a seguito della diffusione di derivate Debian che di questo settore (domestic client) hanno fatto un cavallo di battaglia (uno fra tutti, Ubuntu) - ci si è resi conto che il processo in tre fasi dava luogo a dei punti morti che penalizzavano eccessivamente l'usabilità del nostro S.O. rispetto ad altri.

Ecco sorgere quindi il "bisogno" di una rolling release.

Al riguardo personalmente sono d'accordo con l'idea di una rolling release, ma solo per installazioni non critical. Direi quindi che sarebbe interessante creare un branch separato unicamente per le installazioni "client usuali" (comprendendo i pacchetti più comunemente utilizzati, attingendo dalle statistiche di installazione) e lasciando l'ottimo processo standard in tre fasi per i server ed installazioni critical, come ambienti di lavoro professionali dove il rischio di stabilità sia ridotto al minimo.

My 2€cents,

giopas 

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