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Re: migrazione a Debian quasi conclusa



Il 22/11/2011 18:26, NN_il_Confusionario ha scritto:
On Tue, Nov 22, 2011 at 05:52:35PM +0100, Gollum1 wrote:
In data martedì 22 novembre 2011 16:29:49, Felix ha scritto:
convinto che sia meglio avere il S.O. a 64bit e poi sbizzarrirmi con i
chroot che per il sottoscritto sono una recentissima ed eccitante
scoperta :-))
Io ho alcune applicazione 32bit che girano sulla macchina a 64bit, anche senza
chroot...
io pure, ma ...

basta aver installato le ia32-libs e libc6-i386 (mi pare che bastino queste
due, con le loro eventuali dipendenze).
non sempre le cose sono cosi` lisce. Per le cose dai repository
ufficiali debian lo sono, ad esempio wine (...)


CONCLUSIONE: se hai da installare un sacco di cose i386 proprietarie (e
male impacchettate), *conviene* avere un chroot i386; anzi: anche piu`
di uno se le cose sono incopatibili tra loro come dipendenze ... capita
pure questo se uno dve far girare software vecchio. Possono diventare
dei chroot col minimo indispensabile per un certo gruppo di
applicazioni, dei chroot che poi non si aggiornano piu` (al massimo si
fa la copia in un nuovo chroot, si aggiorna il nuovo: non funziona piu`
la maledetta applicazione proprietaria? resto al vecchio)

Perfetto!!!
Non potevi illustrare meglio la mia situazione (che oggettivamente non è proprio "liscia - liscia")!

Per questo riempio di benedizioni te ed altri che mi hanno aperto gli occhi sul mondo dei chroot... esattamente quello che mi serve per far girare software molto diverso per esigenze ed impostazioni... un vero toccasana, in uno al concretizzarsi dell'opportunità di trasmigrare a Debian... leggevo con terrore crescente le notizie relative alle evoluzioni di Ubuntu... ma oramai è acqua passata o che sta passando ;-)))


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