Questa azienda ha un monopolio di fatto sui PC che finiscono nelle case
e negli uffici e parlare di neutralità con loro è utopia…ora vogliamo
cancellare tutto il passato ed il presente di questa a zienda?
Non scherziamo.
E’ una questione di masse critiche, ora non possiamo permetterci di
fare i pluralisti in un mercato di sciacalli, perchè loro sono come un
buco nero…assorbono fino a stritolarti del tutto.
La scelta della libertà in questi casi sicuramente non deve ammettere
compromessi in quanto ci sono tutti i presupposti costruttivi, pratici
ed economici.
Dire no alla Microsoft è prima di tutto un dovere morale, poi una
necessita fisiologica e quindi una scelta politica strategica
culturale.E’ ciò che fa la differenza tra credere e non credere nella
libertà incondizionata.
Quello che volete far fare ad un’azienda che sta dall’altra parte
dell’oceano, per cortesia, fatelo fare alla comunità Pugliese che ha
molte più risorse per farlo…Università, cooperative, lavoratori,
volontariato ed altro…riunite tutto ed avrete qualcosa che vale cento
mila volte più che un’azienda ricca, manco italiana, manco europea, che
non sa innovare ma sa solo assorbire.
Questa azienda è un nemico che va combattuto a tutto spiano per il
semplice fatto che detiene un monopolio quasi assoluto.E’ un’azienda
che culturalmente non ci appartiene, che basa la sua vita
sull’esclusivo profitto.Il profitto è un concetto razzista basato sul
classismo ovvero massimizzare un valore minimizzandone un altro.E’
assurdo per definizione.Non è culturalmente viabile.
Non è concepibile già che possa esistere u sistema paramilitare
gerarchico a stampo monarchico come una Corporation figuriamoci poi
dargli in mano (protocollo di intesa regione puglia con microsoft) una
parte delle nostre vite sociali.
Riformattate il vostro DNA sociale di base e riscrivetelo con un alfabeto meno corrotto.
Prendete le Università, prendete gli sviluppatori di software/hardware
libero italiani, fate una cooperativa veramente orizzontale e
chiamatelo centro di ricerca sulle tecnologie dell’informazione blah
blah, datevi degli obbiettivi e raggiungeteli: made in italy veramente
e sopratutto 100% Free as in Beer
Io pago le tasse, tutte.
Il giorno 22 marzo 2011 02:36, paolo delbene <id3rfix@gmail.com> ha scritto:On Feb 21, 11:00 pm, Paride Desimone <h...@autistici.org> wrote:
> Il giorno lun, 21/02/2011 alle 10.17 +0100, Luca Cappelletti ha scritto:
>
> > prova con:
>
> >http://www.ninux.org
>
> Ma non chiedere a Paolo del Bene :-D
>
> Paride
> --http://keyserver.linux.it/pks/lookup?op=get&search=0xCC6CA35C690431D3
> Chi è pronto a rinunciare alle proprie libertà fondamentali per
> comprarsi briciole di temporanea sicurezza non merita né la libertà né
> la sicurezza.”
>
> (Benjamin Franklin, 11 novembre 1755)
>
> --
> Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a
> debian-italian-REQU...@lists.debian.org con oggetto "unsubscribe". Per
> problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org
>
> To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-REQU...@lists.debian.org
> with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org
> Archive: http://lists.debian.org/1298324003.4221.5.ca...@rivendel.homelinux.com
che ho a che fare io con i problemi di Marco che deve ampliare la banda ? me lo spieghi ? questa volta mi hai citato te, senza che nemmeno sapessi nulla di questo msg, non mi sembra un comportamento tanto corretto nei miei confronti.
se oggi ho trovato questa e-mail, in un prossimo futuro cosa troverò ? perchè si deve parlare di me, quando non ho fatto o detto alcunchè ?
saluti paoloED IL BELLO E' CHE LUCA CAPPELLETTI E' MEMBRO DELLA FSF.ORG E PARLA ANCHE ALLE SPALLE DI ME, SECONDO QUALI CRITERI TI HANNO MESSO IN FSF.ORG ? COSA VERAMENTE DISCUTIBILE, NE VEDREMO COMUNQUE DELLE BELLE LA DA VENIRE. SPERO SOLO CHE RMS SIA PIU' CLEMENTE DI ME, ALTRIMENTI POTRAI DIRGLI ADDIO ALLA FSF.ORG DATO CHE NON SO CHI TU SIA E CHE TI PERMETTI DI ESPREMERE PARERI SU DI ME.