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Re: forse OT: openasp



Ciao,

On Mon, November 8, 2010 2:02 pm, Federico Di Gregorio wrote:
> On 08/11/2010 12:14, Piviul wrote:
>> Se poi siete minimamente interessati al software libero non proporrei
>> nemmeno di usare mono essendo molto discusso all'interno della comunità
>> del software libero ed essendoci una miriade di alternative molto più
>> attente al free software.
>>
>> ...ma non voglio aprire un flame e mi fermo qui.

> Però l'hai aperto :)

Suvvia, non confondiamo l'esprimere un dubbio o un parere con l'alimentare
flame! Evviva il diritto al dissenso :-) Preannuncio anche io che, per non
alimentare flame, mi limiterò ad esprimere la mia opinione e mi fermero'
qui.

> quindi aggiungo che non vedo come altre alternative
> possano essere "più attente" al free software. La definizione di
> software libero viene dalla licenza.

Probabilmente l'espressione "piu' attente" non era calzante, "meno
controverse" direi che puo` andare. Il mio non e` un giudizio su mono (mi
sarebbe piaciuto seguire il seminario di Fog al LinuxDayTorino, ma per
spirito di servizio ho preferito "presidiare" un'altra aula), ma una
constatazione: ha sollevato controversie.

> Se poi vogliamo tirare in ballo questa o quella azienda, beh, allora in
> _questo_ caso (e nota bene, in questo) la M$ si è incredibilmente
> (sempre nota bene, incredibilmente) comportata molto meglio di altre
> aziende garantendo completa libertà di utilizzo di eventuali brevetti
> relativi al framework .NET. Cosa che altre aziende che si vantano di
> essere molto più "open" (tipo IBM, SUN, etc.) non hanno mai fatto.

Non lo trovo incredibile, con le cause in corso per posizione dominante e
il desiderio, in _questo_ caso, di scalzare una posizione dominante
altrui. C'e` chi ha rilasciato OpenOffice.org con la GPLv3, quindi
rinunciando a impugnare brevetti contro i futuri sviluppi di quel
programma; guarda caso non aveva una posizione dominante in quel campo e
voleva pestare i piedi a qualcun altro. Non dico neppure che questo cambio
di licenze basti, tanto che c'e` chi ha messo in piedi una fondazione per
andare oltre.

Comunque, per tornare all'argomento iniziale, la clausola aggiuntiva di
openasp: "vietato rimuovere ogni messaggio di copyright[ che ...]deve
essere[...]linkato al sito ufficiale del progetto www.openasp.it" mi
ricorda passati e mi sembra tutto sommato un po' inutile... I siti che
sono fieri di usare un qualche software, di solito inseriscono un link al
sito di sviluppo. Metterlo come clausola, sembra significare che son certi
che nessuno sarà mai fiero di usare quell'implementazione ... e tiene a
distanza chi ne è tutt'altro che fiero :-)
Una clausola decisamente dannosa, che gli impedisce pure di incorporare
pezzi GPL...

Contenti loro...

Ciau,
m

-- 
http://bodrato.it/


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