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Re: linux-ha e virtualbox



Il 17 marzo 2009 9.52, dea <dea@corep.it> ha scritto:
>
> Buongiorno a tutta la lista !
>
> Dato il numero di sistemi virtualbox sempre crescente che stiamo gestendo, ci
> stavamo chiedendo se fosse furbo spostare l'attenzione verso una soluzione
> High Availability.
>
> Ho letto un po di documentazione su linux-ha, di fatto sembra fare al caso
> nostro con l'aggiunta di un sistema di replicazione DRBD.
>
> Ho letto che non è possibile eseguire software in ragione distribuita (io
> pensavo ad un qualcosa che mi fornisse un hardware astratto, sul quale far
> girare gli applicativi, tale astrazione veniva poi gestita dai livelli
> inferiori, distribuiti e ridondati).
>
> A quanto ho capito non è così e si deve ripiegare su una soluzione meno
> "astratta".
>
> Si potrebbero far girare le virtualbox sul server 1, il due non fa nulla se
> non tenere aggiornata la sua replicazione. Non appena il server 1 muore, il 2
> se ne accorge ed attiva le virtualbox, anche se, dato che i sistemi logici
> (contenuti nelle virtualbox) non sono stati chiusi, dovranno entrare in
> "recovery" e questo non è proprio una cosa  bella.
>
> Qualche idea, esperienza, consiglio ?

Mi sembra che con le ultime versioni di DRBD (e con un filesystem
adatto, tipo OCFS2) sia possibile avere due nodi in configurazione
UP-UP.
Ovvero, entrambi i nodi fanno girare alcune VM ed entrambi fungono da
failover per le macchine dell'altro nodo.

Esempio pratico:

Nodo1 fa girare VM1, VM3, VM5
Nodo2 fa girare VM2, VM4

Tutte le VM risiedono sul disco "condiviso" con DRBD (che dev'essere
formattato OCFS2 o altro FS che gestisca l'accesso concorrente),
montato su entrambi i nodi.

Se Nodo1 cade, HA su Nodo2 se ne accorge e "tira su" le VM1, VM3, VM5
(ovviamente con un degrado delle prestazioni)

chiaro?

-- 
Marco Bertorello
System Administrator
http://bertorello.ns0.it


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