Re: reserved-blocks-percentage
ahi, ahi, ahi ... top quoting ... questo è male ;-)
pierpaolo wrote:
Mi intrometto pure se niubie, perché un po' mi ero informato.. Non credo
centri molto la deframmentazione, dovrebbe servire a riservare, appunto, un
corretto, come dice il messaggio i blocchi riservati servono solo a root
per avere un po' di spazio quando il disco "utente" è stato saturato ...
tot% dei blocchi (512k/blocco, 1024k, 4096k, secondo impostazione) della
partizione in modo da prevenire l'utilizzo completo dello spazio così da
trovarsi a potere intervenire solo con una formattazione.
è possibile riservare una percentuale fissa o una dimensione fissa del
disco. Per i dischi attuali, secondo me, conviene riservare, dove serve,
una dimensione fissa e non una percentuale (che sarebbe enorme).
Secondo me è utile avere spazio su partizioni come la root e simili,
dove può essere necessario avere spazio per, ad esempio, installare un
nuovo pacchetto. Mentre su partizioni come /home/mio_utente/ si potrebbe
anche riservare 0 byte.
Mi sembra tune2fs
-m per impostare la %.
"deframmentare" non so proprio come si possa fare su linux/ext3.
con tune2fs è possibile effettuare la deframmentazione del disco anche
per ext3 ... però la deframmentazione su una partizione GNU/Linux è
sconsigliata. Di solito i filesystem usati su GNU/Linux sono
autodeframmentanti: si deframmentano con l'uso. La frammentazione del
disco dovrebbe tenersi su percentuali basse ... a meno che si utilizzi
una partizione davvero vicino al limite e alcune volte si arrivi a
riempirla totalmente scrivendoci tanti file. Comunque in questi casi è
sufficiente liberare spazio e continuare ad usare il disco per
deframmentarlo in automatico.
Ciao
Davide
--
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