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Re: criptare traffico internet?



roberto nicolini ha scritto:


[...]

> > Conosco poco Tor, ma mi sembra di ricordare che usandolo ottieni già che
> > il tuo traffico sia criptato, in quanto Tor usa un protocollo basato su
> > TLS. 
> No, purtroppo va tutto in chiaro.

No.

> Dopo una storia su Slashdot, ho trovato
> diverse fonti su internet proprio sul fatto che anonimizza di fronte al
> provider e al sito di destinazione, ma non cripta, per cui qualunque dei
> nodi intermedi, ma specialmente il nodo di ingresso fra te e la rete tor
> potrebbe benissimo sniffare il traffico e ottentere informazioni riservate.

No, la comunicazione "interna" fra i nodi è tutta cifrata.

Il problema è, come in ognuno di  questi casi, il punto di ingresso e il
punto di uscita: per il punto  di ingresso la soluzione geniale è quella
di usare  un server tor  locale e puntare  i propri programmi  su quello
usandolo come proxy (eventualmente  passando attraverso un proxy web che
tolga robaccia come ad esempio privoxy o polipo). Per il punto di uscita
dalla rete  tor il problema  rimane e quindi  si consiglia di  usare per
quanto possibile canali cifrati con ssl o che altro.

> > configurare solo il browser e poi usare la webmail con quello). Tor
> > gestisce il tuo traffico dal tuo pc al primo host che fa parte
> > dell'anello, quindi il provider non vede proprio nulla (a parte il fatto
> > che stai usando Tor).
> Il provider non vede direttamente a chi ti colleghi, ma potrebbe benissimo
> sniffare i contenuti (ok, saremmo alla paranoia, ma teoricamente è
> possibile).

Usando tor come descritto sopra no.

> In un articolo viene consigliato di usare tsl o ssl, ma non spiega come.

Li puoi usare se sono previsti dal server al quale ti colleghi.

> Poi un'alternativa a tor non sarebbe male, vista la lentezza.

Bah, tutto non si può avere ed in ogni caso con le nuove versioni di tor
la lentezza (il baubau degli utenti informatici) si percepisce veramente
poco.

-- 
Ciao
leandro
Un esteso e "normale" uso della crittografia è il sistema più forte
per rivendicare il diritto alla privacy nelle comunicazioni
telematiche: come tutti i diritti e come i muscoli se non viene
esercitato costantemente si atrofizza e va perso.

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