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Re: Stallman e Saint iGNUzio



Davide Prina ha scritto:
ok, può sembrare che sono polemico, ma non voglio per nulla esserlo.

Roger.

Penso che parlare di qualcosa possa essere spunto per far capire ad altri degli errori di valutazione ed anche (se non soprattutto) capire i propri errori.

D'accordissimo. Pero' cerchiamo di capirci: qualche centinaio di
mail su questo thread ribadiscono esattamente gli stessi concetti,
mentre considerando i "non sono d'accordo" e i "non e' vero" sembrerebbe
di assistere a una giornata in parlamento ;)
In realta' la discussione si disperde in rivoli non cosi' distanti...

secondo me la presenza di soldi dietro a progetti liberi è marginale.

Ehm... non sono d'accordo ;)

L'azienda che investe soldi in software libero e lo distribuisce anche a costo zero lo fa perché pensa di avere degli introiti da altre fonti (es: assistenza tecnica, personalizzazioni, ...)

Verissimo. Cosi' come altre aziende invece campano sul giro di soldi di prodotti professionali che non sono opensource come i loro cugini.

Ci sono vari progetti di software libero che non hanno dietro finanziamenti, o non hanno avuto finanziamenti fino a non essere diventati dei prodotti maturi, prodotti che hanno mostrato la loro validità ed i finanziamenti sono arrivati perché qualcuno ha capito che investendo poteva poi incassare molto di più

Verissimo. Cosi' come ci sono altri progetti nati dietro finanziamento.

il software libero è nato da persone che facevano questa attività quasi per solo hobby ...

Non lo so, ero troppo piccolo per saperlo... Ma in questo momento non e'
piu' cosi'. Molti lo fanno per hobby, molti per necessita', molti per
lavoro.

Chi fa questa cosa per hobby, vuole alla fine avere a disposizione il prodotto migliore, non importa quante energie deve spendere, quanto tempo deve impiegare,

In realta' conta, poiche' se lo fa per hobby non puo' dedicargli 24 ore
al giorno, e se deve impiegare 4000 anni a svilupparlo tanto vale che
si trovi un altro hobby.

Queste persone che si dedicano per hobby al software libero permettono di ottenere un risultato finale di pregio, un prodotto molto duttile, configurabile, snello, prestazionale, ...

Credo che il punto sia un altro: il mondo opensource ha il pregio di
accogliere chiunque voglia contribuire, si tratti di hobbisti,
professionisti, finanziatori. Se si tagliasse fuori una qualsiasi di queste categorie, esso subirebbe grossissime penalizzazioni.
Non mi sembra giusto rinnegare una o l'altra fonte, per quanto
diverso possa essere il tipo di software sviluppato o il contributo
dato, o anche lo scopo o il vantaggio tratto.
Nessuno verra' mai a dirci che Sun o Ibm vuole bene a Linux, o che
HP finanzia Debian per simpatia.
Ma fino a quando il 50% dei sistemi operativi installati non sara'
free software, ogni contributo sara' sempre non trascurabile.


Cristian



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