Re: sid, ovvero: vivere pericolosamente :-)
Alle 11:37, giovedì 2 marzo 2006, Marco Valli ha scritto:
> Alle 11:05, giovedì 2 marzo 2006, Andrea Lusuardi - UoVoBW ha scritto:
> Generalmente _proprio_ no. In qualche rara occasione forse - ma credo
> sia più e altrettanto utile snapshot.debian.net; imho, mischiare i
> tre rami di sviluppo è il modo migliore per complicarsi la vita.
io li tengo tutti e tre e non ho mai avuto problemi, anzi, a volte ti
può capitare di aver bisogno di quel programmino che è uscito da
unstable, ma sono naturalmente sfizi...
il vero vantaggio l'hai se per ogni entry del sources.list usi un server
diverso,
per esempio io uso praticamente 9 server, uno per main, uno per contrib,
uno per non-free, e naturalmente diversi per stable, testing e
unstable... così facendo, visto che molti pacchetti, anche se stai
usando unstable, esistono già nella corrispondente testing o stable,
parallelizza il download dei pacchetti, velocizzando non poco gli
aggiornamenti, e distribuendo i carichi su diversi server...
per selezionare i server ho usato apt-spy ed ho messo il più veloce per
unstable main, e via scalare fino alla stable non-free...
> Ah ecco, io uso unstable da 4 e non ho mai avuto problemi rilevanti:
> penso proprio che uno dei motivi sia perché non ho mai mischiato i
> tre rami di sviluppo.
da agosto1998 (se mi ricordo bene la stable era una potato), convertita
in sid e portata fino a settembre 2005, quando ho reinstallato il
sistema, per il cambio dell'HDD, certo, potevo fare un backup, ma ho
preferito reinstallare per fare una volta tanto quella pulizia che mi
ripromettevo da tempo... (quando fai esperimenti ti rimane in giro
tanta fuffaglia)
Byez
--
Gollum1
Tesssssoro, dov'é il mio tessssoro?
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