Re: Stallman e Saint iGNUzio
Cristian Versari ha scritto:
D'accordissimo. Pero' cerchiamo di capirci: qualche centinaio di
mail su questo thread ribadiscono esattamente gli stessi concetti,
mentre considerando i "non sono d'accordo" e i "non e' vero" sembrerebbe
di assistere a una giornata in parlamento ;)
In realta' la discussione si disperde in rivoli non cosi' distanti...
è vero che in realtà si dicevano quasi le stesse cose, ma ho voluto
puntualizzare qualcosa che secondo me è basilare: ricordare cosa è la
caratteristica principale del software libero e cosa è secondario
(derivata dalla principale).
Se si parla solo di un qualcosa di derivato, senza indicare che è un
derivato si rischia di far credere che quella è l'informazione
principale e quindi dare un'informazione non completa, dare
un'informazione che può essere fraintesa.
Un esempio semplice: se si dice che il software libero è
obbligatoriamente gratis poi si generano malintesi se qualcuno cerca di
venderti del software libero, se case come MySQL vendono il loro
prodotto distribuito sotto GPL.
secondo me la presenza di soldi dietro a progetti liberi è marginale.
Ehm... non sono d'accordo ;)
L'azienda che investe soldi in software libero e lo distribuisce anche
a costo zero lo fa perché pensa di avere degli introiti da altre fonti
(es: assistenza tecnica, personalizzazioni, ...)
Verissimo. Cosi' come altre aziende invece campano sul giro di soldi di
prodotti professionali che non sono opensource come i loro cugini.
non voglio scatenare un flame, ma secondo me l'opensource è qualcosa di
diverso dal software libero. La diversità è sotto vari aspetti e non mi
sembra il caso di aprire un'altra discussione infinita su questo punto.
Quindi io mi limiterò a parlare di software libero ... anche perché
l'opensource non lo conosco quasi per nulla.
Chi fa questa cosa per hobby, vuole alla fine avere a disposizione il
prodotto migliore, non importa quante energie deve spendere, quanto
tempo deve impiegare,
In realta' conta, poiche' se lo fa per hobby non puo' dedicargli 24 ore
al giorno, e se deve impiegare 4000 anni a svilupparlo tanto vale che
si trovi un altro hobby.
semplifico ... il bello del software libero è che una cosa che un
programmatore ci metterebbe 4000 anni a svilupparla durante il suo tempo
libero, è sufficiente che trova altri 3999 programmatori che lo aiutano
per un anno ed il gioco è fatto ;-)
Queste persone che si dedicano per hobby al software libero permettono
di ottenere un risultato finale di pregio, un prodotto molto duttile,
configurabile, snello, prestazionale, ...
Credo che il punto sia un altro: il mondo opensource ha il pregio di
accogliere chiunque voglia contribuire, si tratti di hobbisti,
professionisti, finanziatori. Se si tagliasse fuori una qualsiasi di
potrei obiettare a questo punto, ho letto di progetti di software libero
che hanno rifiutato cospicui finanziamenti da parte di certe fonti ...
Si può invece dire che chiunque può prendere un progetto ed
implementarsi una sua propria versione (con nome differente), ma non
pretendere di essere accettato nel team che sta sviluppando quella attuale.
queste categorie, esso subirebbe grossissime penalizzazioni.
Non mi sembra giusto rinnegare una o l'altra fonte, per quanto
diverso possa essere il tipo di software sviluppato o il contributo
dato, o anche lo scopo o il vantaggio tratto.
non ho rinnegato nessuna fonte che produce il software libero, ho solo
detto che non è fondamentale avere finanziamenti da parte di grosse aziende.
Nessuno verra' mai a dirci che Sun o Ibm vuole bene a Linux, o che
HP finanzia Debian per simpatia.
su questo punto ti do pienamente ragione
Ma fino a quando il 50% dei sistemi operativi installati non sara'
free software, ogni contributo sara' sempre non trascurabile.
non la vedo tanto come una questione di numeri, anche perché è difficile
calcolarli. Per esempio ho letto che google nelle sue statistiche non
tiene conto degli accessi di utenti GNU/Linux ... o almeno non lo faceva
un po' di tempo fa quando lessi la notizia (per esempio gmail, sempre di
google, non prendeva per nulla in considerazione un utente non uindous e
io per comunicargli un problema li ho presi in giro mica male ... non mi
hanno risposto, ma hanno poi sistemato il problema: perdita di un
formato mime quando si spediva mail da un client sotto GNU/Linux)
Io penso che il software libero sia un "progetto" vincente, l'unica cosa
che può fermarlo sono le leggi.
Ciao
Davide
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