Re: OT sullo spamming
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Alle 11:20, mercoledì 5 novembre 2003, Federico Di Gregorio ha scritto:
> Il mar, 2003-11-04 alle 19:26, luca ha scritto:
> > oppure aruba e spammer iniziano a diventare sinonimi...
> > forse l'idea di fare un controllo incrociato sugli ip non è da scartare
>
> la seconda che hai detto. vedi anche:
>
> http://www.linux.it/~md/aruba.mbox
letto :-) un pò ambigui questi di aruba direi..
comunque non sono i soli.
Leggete questo
http://www.apogeonline.com/webzine/2003/11/05/01/200311050101
riporto un pezzo che forse spiega, in parte, la recrudescenza dello spam in
questi ultimi giorni
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Ma c'è di peggio. Il worm/virus W32.Mimail.D, quarta variante di Mimail
affacciatasi alla Rete pochi giorni fa, è concepito specificamente per creare
una rete di attacco distribuito (distributed denial of service) ai siti
antispam Spamhaus.org, Spews.org e Spamcop.net. L'attacco è tuttora in corso
e ha reso inaccessibile Spews.org e Spamhaus.org per diverso tempo.
Moltissimi provider dipendono dalle "liste nere" generate da questi siti per
bloccare lo spam che altrimenti li inonderebbe: gli aggiornamenti antispam
sono ormai diventati vitali quanto quelli degli antivirus.
Siamo insomma alla guerra.
Con questi attacchi mirati ai siti antispam, gli spammer hanno varcato il
confine fra pubblicità discutibile e crimine organizzato. Ora attaccano i
nostri computer, infettandoli e soggiogandoli alla loro volontà,
convertendoli in tanti piccoli disseminatori di spam. Il danno che può
produrre un singolo utente infettato da uno spamvirus è immenso, specialmente
se l'utente è connesso permanentemente, magari in banda larga: può inviare
centinaia di migliaia di messaggi al giorno. Immaginate cosa può fare una
rete di migliaia di computer "zombificati" in questo modo.
Il problema è così reale che il provider scandinavo Telia ha annunciato che
dal 3 novembre scorso blocca automaticamente e senza preavviso l'accesso
Internet di qualsiasi computer che risulta essere infettato da virus
spargispam: una misura controversa e senza precedenti. E da metà ottobre
scorso, il provider britannico NTL ha chiuso la porta 135, utilizzata per le
connessioni con i server Microsoft Exchange (QUESTO E' GRANDIOSO), ma anche
dai worm Welchia e Blaster. Altri provider hanno adottato analoghe misure
restrittive o hanno in programma di adottarle.
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e poi io mi chiedevo chi fosse così newbbie tra i newbbie da cadere il queste
trappole dei dialer
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in soli tre giorni Zelig ha munto dalle tasche degli italiani quasi 58.000
minuti di traffico telefonico, tariffato a 1,8 euro al minuto, per un totale
di oltre centomila euro.
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ciao
luca marletta
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