Pensieri su Debian
Vorrei esprimere la mia su alcune questioni di cui ho letto (e sentito)
discussioni qua e la', e vorrei poter sentire l'opinione dei DD italiani su
queste questioni.
Premetto che in passato ho usato un po' tutte le distro e che da ormai
un paio di anni sono tornato a Debian con estrema soddisfazione.
So gia' che con questa mail rischio di essere considerato un eretico ma da
buon debian-user vorrei esprimere la mia su cio' che debian e' e su cio' che
debian puo' diventare :
1) Ho notato questo nuovo trend di basare prodotti basati su linux partendo da
debian :
Ottimo! e' una decisione che io condivido in pieno pero' sarebbe opportuno che
la policy, il contratto sociale o qualunque altro documento ufficiale
"consigli fortemente" tutti coloro (sia per scopi commerciali che non)
decidano di basare i loro prodotti su Debian di inserire un logo (deciso
dalla comunità debian) del tipo "Debian based" o "Debian inside".
In questo modo ci sarebbe un ritorno di immagine o almeno di pubblicità
proporzionale al successo di tale iniziativa. (Qualcuno sopratutto le
iniziative commerciali non lo fanno esplicitamente... dovrebbero... in
fondo non si chiedono soldi ma solo la dovuta riconoscenza)
2) Sono daccordo con la decisione di non inserire software commenciali nella
distribuzione ufficiale ma credo sia controproducente ignorarne l'esistenza,
mi spiego:
anche se debian non inserisce tali software cio' non toglie che fonti non
ufficiali (come la società stessa che produce il software o qualche
debian-user che ha deciso di pacchettizzarlo per rendere la vita più semplice
ad altri debian-user) potrebbero renderlo disponibile.
Sarebbe meglio secondo me avere una precisa policy per il software commerciale
pacchettizzato, che sia semplice e il più automatica possibile visto che
nessuno li obbliga a seguirla cosi' come avviene per i pacchetti ufficiali.
3) Nello stesso discorso rientrano secondo me gli eventuali pacchetti non
ufficiali reperibili in vari repository a destra e a manca :
Questi pacchetti devono, pur sembrando integrati con il resto della
distribuzione, trovarsi isolati e non devono poter intaccare la base di
debian stessa.
Mi spiego meglio:
non dovrebbero "sostituire" i pacchetti debian ufficiali a meno che non lo
si voglia davvero ( per sostituire intendo che non devono né entrare in
conflitto con i pacchetti debian ufficiali né poterne sovrascrivere alcun
file. )
Questa separazione fra pacchetti debian ufficiali e non ufficiali (commerciale
o free pacchettizzato da terzi) gioverebbe (secondo me e altri debian-user a
me vicini) a mantenere la distribuzione stabile (come lo è già usando i
pacchetti stable) ma aperta ad aggiornamenti esterni (i pacchetti non
ufficiali) senza rendere un "incubo" (e lo posso dire con certezza visto che
ho esperienze in proposito sia personali che di altri debian-user)
l'aggiornamento ai nuovi pacchetti debian ufficiali una volta disponibili.
Infatti al momento l'installazione di pacchetti debian da sorgenti unofficial
complica e a volte preclude (a meno di non fare una mega ristrutturazione di
massa) l'installazione di numerosissimi pacchetti ufficiali così
faticosamente pacchettizzati dai volontari debian facendo diventare il
sistema di pacchettizzazione un ostacolo invece che un aiuto.
4) Riguardo alla iniziativa DebianDesktop ritengo sia di grande interesse ma
ho paura che si facciano errori già commessi da altre distro commerciali io
ritengo interessante tentare un approccio diverso:
Innanzitutto Debian è sviluppata prevalentemente da volontari che ci lavorano
senza nessun profitto (o quasi) quindi dovremmo cercare di non sprecare mai
il loro lavoro.
Per una migliore coordinazione degli sforzi penso sarebbe interessante
valutare una struttura del genere:
Dividere lo sviluppo di Debian in uno stack di livelli formato da:
-------------------------------------------
| Debian Server | Debian Desktop |
-------------------------------------------
| Debian Core |
-------------------------------------------
Ciascuna di queste parti mantiene le 3 versioni a cui siamo abituati :
Stable, Testing, Unstable
Debian Server e Desktop (Stable, Testing ed Unstable) saranno basate sul
Debian Core in Stable fino a quando la nuova versione del Core non passa da
Testing a Stable.
A partire da allora Debian Server e Desktop Unstable verranno portate sul
nuovo Core (che comunque sarà già stabile)
Questo dovrebbe permettere cambi della architettura sottostante di Debian
senza essere troppo traumatico per i livelli superiori.
Inoltre favorirebbe la concentrazione e collaborazione dei Debian Developer
che lavorano sullo stesso livello e gli permetterebbe di presentare (al
momento giusto... la Stable) delle linee guida assai più precise ai livelli
contigui.
Sarebbe anche molto più semplice per i progetti esterni ereditare la parte di
Debian che più interessa e potendo contribuire a quel particolare strato.
Sono a conoscienza di discussioni simili su varie mailinglist debian e le
"conclusioni" (non concluse :-) a cui si e' arrivati.
Credo che la rivoluzione organizzativa puo' sembrare macchinosa ma , IMHO, a
lungo termine permettera' di mantenere l'enorme repository di pacchetti in
una maniera piu' semplice e trasparente.
Non ho esaurito le considerazioni (ne le "soluzioni" o aspiranti tali che mi
sono venute in mente fino ad ora) ma preferisco evitare di scrivere una mail
di 20 pagine che magari nessuno leggerebbe.
Umilmente :-)
Luca Greco a.k.a "Ripley" @ SaLUG! - Salento Linux User Group
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"Free Software: What good is Open Source without FREEDOM?"
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GNU does not eliminate all the world's problems, only some of them.
-- The GNU Manifesto
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