Lì giovedì, 2004/07/01 alle 20:46, +0200, Giuseppe Sacco ha scritto: > Stefano Canepa wrote: > > Ciao a tutti, > > su debian-i18n fanno notare che la nostra traduzione in molti casi usa > > il discorso diretto. Ora a me sembra che questo vada contro le regole > > della buona traduzione. Mi sembra che nelle traduzioni si sia cercato > > sempre di evitare che un programma dia del tu all'utente. Cosa ne > > pensate? > > A me pare che la traduzione non sia poi così male e concordo con la > risposta che hai mandato a d-i18n. > > Per quanto riguarda il discorso diretto, abbiamo sempre preferito > l'impersonale, che è la via scelta un po' ovunque e che personalmente > prediligo per una interfaccia utente. OK. > Se volessimo ulteriormente migliorare la cosa dovremmo togliere l'uso di > tutti i pronomi e rendere la cosa ancora più asettica (ad esempio, > riferendosi al "computer in uso" o a "la presente pagina"). Potremmo migliorare. La perfezione non è di questo mondo. :) ciao sc -- Stefano Canepa email: sc@linux.it - www: http://www.stefanocanepa.it Three great virtues of a programmer: laziness, impatience and hubris. Le tre grandi virtù di un programmatore: pigrizia, impazienza e arroganza. (Larry Wall)
Attachment:
signature.asc
Description: Questa parte del messaggio =?ISO-8859-1?Q?=E8?= firmata