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Re: ancora sulla virtualizzazione



Il 10/01/2020 12:08, Piviul ha scritto:

> Immagino 40 LXC vero? 


Dipende sempre il livello di virtualizzazione che intendi ottenere e il
tipo di servizio che devi erogare.

esistono fondamentalmente 3 tipo di virtualizzazione:

quello che oggi conosciamo come Docker e soci, e' nato secoli fa' in bsd
e in linux: jail e lvs/lxc. al di la di quanto e' sofisticato il
meccanismo di controllo, parliamo sempre di una sorta (dico sorta, ma
ovviamente abbiamo raggiunto livelli di astrazione notevolmente piu'
avanzati) di super chroot. diciamo che puoi considerare le vm costruite
in questo contesto come una singola applicazione che tu lanci al pari di
lanciare VIM.

poi sali di livello, con la paravirtualizzazione (xenserver insegna). 
La macchina e' decisamente piu' vicina a una sorta di astrazione
hardware, ma usa tutta una serie di meccanismi che la legano
indissolubilmente alla macchina reale. Normalmente il kernel HOST
condivide le sue funzioni con la macchina virtuale la quale non ha
autonomia hw ma si lega a quella fisica.

altro livello, la virtualizzazione vera (fatta a livello software o
coadiuvata a diversi stati da hardware e cpu): kvm nel nostro campo, ma
ovviamente abbiamo tutto il mondo vmware, windows HyperV, virtualbox con
le differenti implementazioni: questo e' il top della virtualizzazione,
ovvero la macchina virtuale non sa' nulla della macchina reale, vive in
un mondo totalmente proprio con tanto di hardware per tutte le
periferiche necessarie, dai dischi alla rete alle altre periferiche.


ovviamente questi tre ambienti si mixano in modo piu' o meno spudorato.
il livello base non ti consente virtualizzazioni extra mondo, del tipo
in linux non puoi mettere windows e/o mac e/o viceversa.

la paravirtualizzazione, lo consente ma con tutta una serie di
limitazioni piu' o meno impegnative (uso di driver specifici tanto per
cominciare, proprio per mantenere il legamente tra host e guest).

la terza ci infili dentro anche la macchina del caffe': avendo un
hardware totalmente virtuale, puoi inventarti anche cpu diverse da
quella fisica proprio perche' la vm e' quella piu' isolata rispetto alle
altre.

Aggiungo, i tre livelli, oltre a cio' che riguarda la scheda madre si
trovano a dover gestire anche lo storage che viene visto in modo diverso
tra i differenti mondi:

se LVS condivide lo spazio reale (che sia poi derivato da /home o da un
nfs, sempre spazio reale e'), mano a mano che si sale anche lo storage
si astrae sempre di piu' fino ad arrivare a spazi totalmente separati al
pari dell'hardware.


inutile entrare nel discorso delle interfacce di rete dove anche qui si
trova la qualunque in base al livello di astrazione della macchina virtuale.

In sostanza, molto della scelta dipende da cio' che vuoi ottenere.



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