Re: [OT] Una ferale notizia?
Il 20/08/2014 18:00, Davide Prina ha scritto:
Un sistema può essere complesso nell'uso, ma una volta imparato può
essere il più produttivo.
Il problema è che c'è sempre resistenza ad imparare qualcosa di nuovo.
Quando lo sai fare in quel modo perché imparare a farlo in un altro?
Capire velocemente quale sistema fa al caso tuo non implica scegliere il
sistema più banale: la maggior parte degli utenti, nel loro campo, ha
un'ottima professionalità e quando fanno la scelta di un software sanno
valutare esattamente se può migliorare il loro lavoro: ad ascoltarli
c'è da imparare più di quello che possiamo insegnar loro.
La resistenza a (re)imparare è umana per la fatica che comporta e per il
tempo che richiede e che viene sottratto ad altre attività; nelle
aziende, comporta un costo che viene sostenuto solo se produce
miglioramenti sostanziali.
ma quello che tu chiami "frazionamento" è, secondo me, un punto di
forza del software libero.
Il continuare a ristudiare e riprodurre le stesse cose permette di
trovare nuove strade e migliorare i prodotti.
Quello che dici è vero, ma bisogna anche considerare che nel software,
come in altri campi, le dimensioni a volte contano: se non raggiunge una
"massa critica" alla fine il progetto muore.
Inoltre, l'eccesso di software che fanno la stessa cosa (alcuni meglio e
altri peggio) comporta a volte per il sistemista una scelta che non
sempre è facile, e le considerazioni preliminari che faccio, quando devo
introdurre un nuovo servizio, (oltre a valutare la qualità del software,
ovvio) sono sempre queste:
C'è un numero sufficiente di persone che lavora sul pacchetto (upstream
e maintainers)?
E' un progetto che produce ricavi sufficienti per chi ci lavora?
Il progetto offre assistenza a pagamento? (anch'io mi sento parte della
categoria degli schiacciabottoni e la possibilità di un rinforzino mi
rassicura)
Fra qualche anno, il progetto sarà ancora in piedi o mi lascerà a piedi?
Luciano
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