Re: url per samba share
Piviul writes:
> Gian Uberto Lauri scrisse in data 18/02/2014 09:59:
> > E a te risulta bene.
> >
> > Dolphin e smbclient accettano la versione Microsoft dei path, con
> > smbclient devi raddoppiare il numero di backslash.
> >
> > Doplphin le traduce nelle URL smb:// che probabilmente sono comprese bene
> > anche da konqueror e altri programmi che usano URL e le librerie di KDE.
> >
> > Ma Dolphin traduce i path Microsoft (col \) in URL regolari con lo slash.
> >
> > Nota storica: non è affatto improbabile che i path di Windows abbiano
> > il backslash perché il "genio" che scrisse il command.com con una
> > macedonia di idee di Unix e del VAX scelse le opzioni stile VAX con il
> > / .
> In altre parole mi confermi che non esiste una implementazione standard
> o almeno riconosciuta sia dal mondo windows che dal mondo *nix per
> costruire un uri ad una risorsa samba... non è incredibile? Anzi è
> veramente assurdo!
No, c'è almeno una draft, e vedi la discussione archiviata nelle mailing
list di Samba a partire da
http://lists.samba.org/archive/samba-technical/2001-September/015679.html
Quella fatta da Dolphin secondo lo standard secondo la rfc sulle URL,
ed è la URL standard per samba.
Ma d'altro canto non è detto che tutti i programmi gestiscano sempre
tutte le URL. Volendo, potrei dire a Firefox di appoggiarsi a qualche
programma pilotabile da command line per fare il browsing.
Thunar e Nautilus, forse per l'assenza di Gnome, non ci riescono
proprio.
Se vai ad usare smbclient, questo è in grado di usare la sintassi
microsoft, anche sotto la shell i backslash sono un carattere speciale
che richiede un trattamento speciale.
E non è assurdo. CFS e le altre parti del protocollo samba vengono
ancora fatte per reverse engineering e non possono garantire di essere
veramente secondo lo standard che invece è tenuto segreto e
proprietario da Microsoft che non ha alcuna voglia di essere veramente
interoperabile.
L'ultima volta che ho avuto a che fare con gente di Microsoft lavorando
su cose che dovevano essere interoperabili è andata più o meno così:
Loro: "Ecco qui il codice, potete liberamente usarlo, gira anche sotto
mono, però usa delle API di autenticazione proprietarie di Microsoft
che non ci sono sotto Mono"
Noi: "E quindi?"
Loro: "Dovete reimplementarvele"
--
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//--\| | \| | Integralista GNUslamico meaning "I can
\/ coltivatore diretto di software not install
già sistemista a tempo (altrui) perso... Debian"
Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO
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