[Date Prev][Date Next] [Thread Prev][Thread Next] [Date Index] [Thread Index]

Re: OT: Il governo chiede e noi rispondiamo con il software libero





Il 05/05/2012 18:23, Alessandro Rendina ha scritto:
Quindi vuoi sostenere che formare il personale, ad esempio di un
comune, per farli passare da windows XP o Vista a gnome è meno costoso
che acquistare dei computer con le licenze e non fare nessuna
formazione? Tenendo conto di hardware che magari non gira, oppure che
nell'ufficio tecnico sanno usare solo quel CAD?

Oppure: riprogettare l'anagrafica di un comune scrivendo un software
open-source è meno costoso che pagare le licenze a una ditta che fa
l'anagrafica per 2000 comuni e esiste da 20 anni?

Il problema è sicuramente culturale, (cioè io lo farei lo stesso), ma
sui risparmi ho i miei dubbi.

io penso che nel medio/lungo periodo ci sarebbero comunque dei risparmi legati ai costi delle licenze: se è vero che una migrazione verso sistemi basati su soluzioni aperte comportino dei costi (progettazione e realizzazione del nuovo software, migrazione dei dati, formazione del personale, ....) è anche vero che si abbattono i costi legati alle licenze dei software proprietari, non solo a livello client (S.O., pacchetto office, ...) ma soprattutto a livello server (S.O., web server, DB, mail-server, application server, ...). Ciò che rimarrebbero sarebbero i costi legati ai servizi offerti (assistenza, sviluppo, ...), ma tali costi sono analoghi sia utilizzando sw proprietario che sw aperto.

Ed ancora se una PA commissiona un progetto basato su sw open source nulla vieta ad un altra PA di utilizzare tale sw per le proprie necessità, per cui il sw per l'ufficio anagrafe o per il protocollo realizzati per un comune potrebbero essere riutilizzati da altri comuni (il riuso non è forse uno dei cardini del Free/Libre Open Source Software?); nulla vieterebbe a più enti,poi, a consociarsi per la realizzazione di progetti che sarebbero troppo costosi per ciascuno di essi, o meglio ancora potrebbe essere la stessa Consip a commissionare tali progetti a livello centrale per avere un maggior peso nella contrattazione.

Inoltre anche a livello hardware ci potrebbero essere dei risparmi, non essendo più costretti a rinnovare il parco macchine perché la nuova versione del SO o del sw applicativo è molto più esoso di risorse e non perché quelle macchine sono diventate troppo vecchie.

Il problema è sì culturale, ma anche di mezzi ed organizzazione: solo una multinazionale può far pressioni sia a livello di piccolo ente, che di grossa PA affinché venga usato il suo sw, così come far pressioni presso la corte Europea per ottenere il copyright su una funzionalità di un software e sul linguaggio di programmazione in cui è scritto.

Giovanni

--
________________________________
Giovanni Bellonio


Reply to: