Il giorno Mer 23 Mar 2011 14:44:54 CET, Paride Desimone ha scritto:
Il giorno mer, 23/03/2011 alle 08.53 +0100, Paolo Sala ha scritto:mi sembra di si. Esiste in più un file che definisce le dipendenze; ora non mi ricordo qual'è e non ho upstart sottomano... spero ti possa aiutare lo stesso.Si, mi interessava capire cosa cambia tra un sistema e l'altro. Paride
Cambia letteralmente tutto. Considera che in teoria upstart si pone come obiettivo anche il voler rimpiazzare strumenti come cron o at... Per essere aggiornati sui "movimenti" in merito allo sviluppo di upstart, il blog ufficiale è questo: http://upstart.at/ qui ci sono articoli interessanti, postati con regolarità, che aiutano a capire meglio questo nuovo marchingegno.
Poi la domanda nasce spontanea: perché qualcuno rimane a sysv classico, Debian passa ad insserv ed Ubuntu (ed anche RedHat 6) includono upstart? Perché questa è la croce e delizia dell'opensource, ognuno può scegliere quanto crede migliore.
La mia riflessione finale è che con insserv Debian aveva toccato un altissimo livello di controllo sul boot (sommato alla possibilità di avviare processi paralleli), ma ahimé upstart è stato scelto come detto da Ubuntu e RedHat, pertanto, inevitabilmente si andrà in quella direzione.
Ciao, -- RaSca Mia Mamma Usa Linux: Niente è impossibile da capire, se lo spieghi bene! rasca@miamammausalinux.org http://www.miamammausalinux.org