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come mantenere un'installazione pulita?



Il 15 marzo 2010 23.25, Ferdinando <zap@teppisti.it> ha scritto:
> Anch'io sono un patito del sistema base, una volta ce la si faceva a
> mantenere un sistema pulito di cui si aveva memoria però, perché alla
> fine l'unico metodo che funziona è sapere cosa hai installato e cosa no,
> ma dall'avvento dei DE, Gnome e KDE, si portano dietro già da soli tanta
> di quella roba extra che...
>
> L'unica forse è disinstallare cosa non usi ma comunque il sistema non ne
> risente, è diverso da come'è o sicuramente com'era Windows.

No, aspetta, mi sa che non mi sono spiegato.

Non sto parlando né di un server né di una workstation in produzione,
ma del mio computer, col quale lavoro, gioco, studio.

Se mi cade l'occhio sulla descrizione di un pacchetto debian che
sembra vagamente interessante, lo installo, giusto per vedere cos'è.

(Io rimpiango tantissimo la sezione new or noteworthy di debian weekly news...)

Se vedo un programma non pacchettizzato che mi interessa, installo
tutto il necessario per compilarlo, magari solo per curiosità.

Così, ad esempio, nel ho installato una marea di virtual directory e
virtual server locali (gestiti con /etc/hosts).

Debian, grazie allo splendido lavoro di tantissime persone, mi
permette questo ed altro, e negli ultimi otto anni non mi sono mai
trovato nei guai.

Solo che, dopo un po', non ho più idea di che cosa c'è nel mio
computer, e quando qualcosa non funziona, non so perché (anche se di
solito è colpa mia).


Io chiedevo qualcosa di più semplice, cioè: voi riuscite a torturare
la vostra debian senza perdere le tracce di quello che avete fatto? Se
sì, come? Avete una tecnica, delle linee guida, o semplicemente
ricordate tutto quello che avete fatto, o addirittura ve ne fregate e
basta? Oppure ponderate sempre attentamente cosa installare e cosa no?



pietro


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