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Re: OT : Validità PEC



pac ha scritto:
> Mi dicevano che se io invio una mail con la posta certificata questa è
> ritenuta giuridicamente valida come una raccomandata solo se anche il
> destinatario ha una casella di posta certificata.
> E' così ?
dalla mia interpretazione direi: SI solo lo scambio di mail PEC2PEC
hanno validità legale

da Articolo 4 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 11 febbraio 2005,
n.68 [1]

[... La posta elettronica certificata consente l'invio di messaggi la
cui trasmissione e' valida agli
effetti di legge.

La validita' della trasmissione e ricezione del messaggio di posta
elettronica certificata e'
   attestata rispettivamente dalla ricevuta di accettazione e dalla
ricevuta di avvenuta consegna,
   di cui all'articolo 6.

Il mittente o il destinatario che intendono fruire del servizio di posta
elettronica certificata si
   avvalgono di uno dei gestori di cui agli articoli 14 e 15 ...]

dove 14 e 15 si riferiscono a elenchi gestori autorizzati che rilasciano
caselle PEC



messaggi scambiati tra caselle miste, possono avere di ritorno o meno
avvisi di "ACCETTAZIONE" in genere non di "CONSEGNA", ma questo non li
rende automaticamente validi legalmente, tuttavia possono avere
efficacia probatoria (niente più niente meno che le mail tradizionali),
ma questa è una altra faccenda, si tratta di essere davanti a un giudice...

facciamo un esempio chiaro nel mondo reale che non coinvolga la
giustizia: "invio di una disdetta per un servizio" se la comunicazione
avviene PEC2PEC il fornitore è obbligato a recepire la disdetta, se la
comunicazione arriva da mail tradizionale, non si tratta di discutere
sul fatto che la mail sia arrivata o meno, semplicemente il gestore può
rispondere, "...si, abbiamo ricevuto la richiesta ma non può essere
accettata, devi inviarci una raccomandata o una PEC..."

personalmente ritengo che la PEC abbia nell'intento principi validi, ma
di fatto sia stata introdotta in modo trasversale e soprattutto
obbligatorio, senza tenere conto dello stato dell'arte, delle conoscenze
medie delle persone che formano le aziende, alcune riflessioni personali:

- una azienda, anche piccolissima e in zona periferica sarà obbligata ad
avere una PEC (ma magari la sua sede non è neanche raggiunta dalla
copertura a banda larga)
- di media le persone comuni non sanno usare la posta elettronica, manco
sanno cosa è un replay-all (non parliamo di firma digitale), tra
notifiche di consegna, accettazione, eccezioni, non riescono a capire
nulla di come funziona la PEC, se anche avessero una certa padronanza,
che di media non mi pare ci sia, si sottovaluta il fatto che poi la PEC
deve anche essere conservata, ma le procedure di backup spesso non ci
sono...
- il modo in cui è stata introdotta la PEC ha di fatto agito ignorando
lo stato dell'arte di tecnologie opensource e diffuse globalmente come
GPG, ha ignorato categorie come i maintainer italiani (3000 soggetti che
tutti i giorni hanno a che fare con le aziende dal momento che
mantengono i loro domini) e la sperimentazione sull'uso dei certificati
digitali promossa dal NIC [2]

ultima nota paradossale: l'INPS invita i cittadini ad attivare una
"Casella PEC al Cittadino", che è gratuita ma è una PEC "azzoppata"
ovvero, cito testualmente dalla informativa che mi è arrivata:

[...Tramite la Pec al Cittadino non e' possibile scambiare messaggi con
indirizzi di posta elettronica certificata che non siano quelli della
Pubblica Amministrazione e con indirizzi di posta elettronica ordinaria...]

[1]
http://www.cnipa.gov.it/site/_files/DPR%2011%20febbraio%202005%20n.68.pdf
[2] http://pki-ra.iit.cnr.it/

saluti
Alessandro




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