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Re: Il futuro di GNU/Linux



Federico Di Gregorio wrote:

La GPL ha tenuto già in un paio di processi (in primis in Germania) e
non c'è verso di togliere Linux agli utenti ed agli sviluppatori. Tutte

agli sviluppatori, nel senso di non fornire il codice sorgente, non è possibile, infatti la GPL lo impone. agli sviluppatori, nel senso di eseguire ciò che hanno compilato, invece può essere ... e può essere anche agli utenti. Il caso tivo è d'esempio: se ti crei una macchina che è in grado di controllare quale software può essere eseguito e quale no, allora la macchina può rifiutarsi di eseguire i sorgenti che hai compilato tu, anche se non hai fatto nessuna modifica.

Per chi non lo sapesse tivo è un sistema che permette di registrarsi programmi TV, saltare pubblicità, ... tivo usa GNU/Linux come sistema operativo e fino a poco tempo fa ha avuto una grossissima diffusione perché molti avevano iniziato ad introdurre modifiche ai sorgenti per aggiungere funzionalità e permettere l'utente finale di avere a disposizione un prodotto eccellente (molti compravano tivo solo per questo). Poi da una certa versione la macchina tivo esegue solo la versione GNU/Linux "originale": quella venduta insieme all'apparecchio e si rifiuta di avviarsi se rileva che il software originale è stato modificato/rimpiazzato.

le azioni della M$ sono una diretta conseguenza del successo di Linux ma
non hanno nessuna speranza di "ucciderlo". Non ce la fanno negli stati
uniti in cui i brevetti sul software sono legali, figurati in europa o,
peggio, sud america o asia. :)

ucciderlo no, ma appropriarsi del prodotto potrebbero ... in linea teorica.
Quello che serve è la GPL 3.0 e che la maggior parte del software passi a tale licenza (lo stesso vale per la LGPL 3.0 ... sperando che anche le altre licenze si aggiornino).

Ciao
Davide

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Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki
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