Re: tabella partizioni pendrive
Il giorno mer, 19-01-2005 alle 10:14 +0100, cversari@csr.unibo.it ha
scritto:
> Un pendrive e' un device a blocchi, in quanto tale e' accessibile
> da Windows come da Linux. Se ci fosse un file system criptato,
> dovrebbe comparire una finestrella che chiede la password per montare
> il file system quando si inserisce il pendrive (e non mi sembra proprio
> questo il caso), oppure si dovrebbe scegliere l'opzione di criptarlo
> quando la chiavetta viene formattata per la prima volta: comunque sia
> l'utente ne sarebbe direttamente a conoscenza.
> La maggior parte delle difficolta' che derivano dall'uso di una
> chiavetta sia sotto win sia sotto linux, sono dovute al modo buzzurro
> in cui windows "tratta" i dischi rimovibili: se noi inseriamo il
> device e cominciamo ad utilizzarlo, windows utilizza tutto lo spazio
> della chiavetta per un'unica partizione *senza*creare*nessun master
> boot record.
> Di conseguenza se poi volessimo utilizzare la stessa chiavetta sotto
> linux dovremmo fare, ad esempio, un "mount /dev/sda" invece di un
> "mount /dev/sda1".
> Quindi se vogliamo evitare di porci il problema, possiamo creare master
> boot record e partizioni da linux (usando fdisk ad esempio), indi
> formattare con qualche file system leggibile anche da windows e
> dovremmo essere a posto.
E' una questione discussa su questa lista qualche settimana fa.
L'esperienza che ho avuto con diverse chiavi usb su diverse macchine, mi
ha fatto notare che se è attiva la crittazione (come spesso accade sulle
chiavi usb), con fdisk -l è possibile vedere una serie di diverse
partizioni spesso sconosciute o improbabile.
E in questo caso non è nemmeno possibile partizionare con fdisk o
cfdisk.
Il tutto cambia se con il tool della chiavetta, disattivo la crittazione
o riformatto.
Se poi questo sia vero non lo so, ma questo è quello che ho notato
--
Davide Corio davide.corio@redomino.com
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