[Date Prev][Date Next] [Thread Prev][Thread Next] [Date Index] [Thread Index]

Re: Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft



Kraft ha usato la licenza più restrittiva di tutte: quella che non concede nulla ( a rigore il suo libro non si potrebbe neanche prestare).

premetto che non sono informato al riguardo ma c'e' un riferimento da qualche parte in rete a questa licenza?

No no no, fermi tutti.

Noi siamo abituati a pensare in termini di licenze perche' nel software funziona cosi', ma e' il software che e' un caso speciale. Quando compri la frutta al mercato, non c'e' nessuna licenza. Semplicemente l' hai comprata, e' tua e puoi farci quello che ti pare: mangiarla, rivenderla, regalarla, infilartela in parti varie, piantarla nel giardino per far crescere l' albero...

Per i libri vale come per la frutta, tranne che c'e' la legge sul diritto d' autore che ti vieta di copiarne il testo (fatta salva l' eccezione stabilita dalla stessa legge, per cui puoi fotocopiare un numero limitato di pagine per uso personale). Ma per il resto il libro e' tuo e puoi farci quello che ti pare. L' editore non puo' vietarti nulla che non sia gia' vietato dalla legge. Puo' invece decidere di permetterti di fare cose che la legge riserva a lui (copiare il libro), in questo caso e solo in questo caso ti da' una licenza. Ma l' acquisto del libro in se' e per se' non richiede nessuna licenza.

Il software e' diverso perche', legalmente parlando, NON ti viene venduto! Ti viene solo "concesso in uso" a certe condizioni (specificate appunto nella licenza). E' come quando prendi una casa in affitto. La casa resta del proprietario e lui ti detta le condizioni alle quali ti consente di usarla (la legge regola le condizioni che puo' importi). Per esempio normalmente non puoi buttar giu' i muri e cambiare la disposizione delle stanze. Ma se invece la casa la compri, allora e' tua e puoi farci quello che ti pare.

Tornando a Kraft, lui (presumo) ha semplicemente venduto all' editore i suoi diritti d' autore, come fanno praticamente tutti quelli che pubblicano libri. L' editore, ora che i diritti sono suoi, puo' farci quello che gli pare (come sopra) e Kraft non ha piu' nessuna voce in capitolo. Se voleva fare diversamente, doveva farsi fare dall' editore un contratto diverso. Ma non e' facile trovare un editore che accetti queste condizioni.

Naturalmente Stallman in questa situazione avrebbe rinunciato a pubblicare il libro... ma di Stallman, cioe' di gente pronta a licenziarsi pur di essere fedele ai propri principi, non ce ne sono in giro molti.

Gerardo



Reply to: