Il lun, 2004-03-01 alle 12:15, Ripley ha scritto: > Ci si sforza per avere un sistema coerente ci sara' pure un modo per farlo > rimanere tale anche se usiamo qualche pacchetto non ufficiale (cioe' > non controllato dalla comunita' debian) > > E roba da windows farsi incasinare il sistema da software provenienti da > terze parti... secondo me una qualche soluzione ci deve pur essere per noi. la soluzione c'è e si chiama FHS e /opt. i "vendor" devono installare il software (anche se da .deb) in /opt, secondo regole precise. se non lo fanno però non c'è alcun modo di obbligarli. sono gli utenti a doverlo chiedere... > Quello che intendevo era una policy leggermente diversa > per i pacchetti non-ufficiali (o non ancora ufficiali), tipo installazione > in un punto del filesystem diverso dai pacchetti ufficiali (per esempio > a partire da /opt/nomefonte) e un sistema che permetta di evitare di > sostituire i pacchetti debian a causa dello stesso nome pacchetto. di nuovo, se il pacchetto è debian il problema non si pone. se non è debian, mi spieghi come facciamo a forzare la "policy debian" su chi debian non è? > [uhm... la mie esposizione e' un po' confusa... spero di essere riuscito a > rendere almeno l'idea] sinceramente no. capisco il problema ma non capisco come vorresti risolverlo. -- Federico Di Gregorio http://people.initd.org/fog Debian GNU/Linux Developer fog@debian.org INIT.D Developer fog@initd.org There are 10 types of people in this world, those that understand binary, and those that don't. -- Michael Gittelsohn
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