Il 28/01/25 11:38, Leandro Noferini ha scritto:
Concordo. Per esempio l'audit di gocryptfs del 2017 riportava le informazioni che potevano essere recuperate con tentativi di manomissione (tampering) dei singoli file come per esempio dimensione del file, tipo di file ecc. Alla fine a me serviva la confidenzialità online e bastava non condividere il file gocryptfs.C'erano stati dei discorsi sul fatto che non è il più resistente agli attacchi di tutti ma qui si entra nel problema del sapere quale situazione si pensa di dover affrontare: le mie richieste sono abbastanza basilari, nel senso che se dovessi perdere il portatile i miei dati non sono a disposizione di chiunque, tutto qua.
Saluti, Alessandro.