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Re: SurfingAttack con Ultrasuoni ???!!!



Il 05/03/20 10:48, Portobello ha scritto:
Ciao Lista,

Da questo link di Zeusnews,
https://www.zeusnews.it/n.php?c=27933,
sembra che si possano violare gli smartphone con gli ultrasuoni.
Ma sarà vero ? C'è anche un video di esempio.
La cosa vale anche per gli altri PC e mainframe?
Comunque il dispositivo per essere efficace deve essere messo a meno di 50 cm dallo smartphone da violare. Se è vera la cosa, allora basterebbe disattivare il microfono per difendersi da questo attacco.

Saluti


Ciao Lista,
Questa notizia, mi ha riportato alla memoria, quando lavoravo in una azienda che si occupava di controlli non distruttivi. Utilizzavamo le tecniche dei Raggi X e degli ultrasuoni, per fare appunto, controlli non distruttivi su particolari meccanici o aeronautici. Non per hackerare, come in questo caso, smartphone, ma per guardare dentro alla materia. Si usava la tecnica di immergere il trasduttore ad ultrasuoni ed il particolare da controllare, in una vasca con dell'acqua. Perché le onde ultrasonore si propagano molto meglio nell'acqua che nell'aria.
Si faceva una scansione bi-direzionale (rettangolare).
Gli ultrasuoni nell'acqua funzionano come un sonar. Ma non si fermano alla superficie, entrano nel materiale. Cioè rimbalzano indietro ogni volta che trovano una sorta di discontinuità nel materiale. Quindi con questa tecnica è possibile ricostruire la mappa sia interna che superficiale del materiale da controllare. Individuando anche eventuali difetti, che possono essere dei buchi o delle anomalie per presenza di materiali differenti all'interno.

Tutto questo è per dire che ciò che mi spinge ancora oggi ad usare il software libero (open source) è la possibilità di guardare dentro alle cose. All'epoca usavo dei mezzi più fisici, ora uso mezzi più digitali per guardare dentro al software, attraverso il codice sorgente. Anche se da qualche anno mi sono accorto di provare una certa antipatia per i linguaggi di programmazione. Infatti non mi piace fare lo sviluppatore. Ma mi piace la sensazione che ti lascia l'open source di potere almeno leggere il codice sorgente e di capire meglio come funziona il sistema operativo che ora utilizzo. Sto leggendo le varie guide per imparare almeno a compilare alcuni pacchetti sorgenti già fatti da altri.

Saluti






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