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Re: a proposito di ubuntu



NN_il_Confusionario wrote:
On Wed, Jan 14, 2009 at 09:32:42PM +0100, Davide Prina wrote:
NN_il_Confusionario wrote:
volutamente e tacitamente ignorando altre cose
quando pensa che anche il solo parlarne distoglierebbe le (poche) forze
da quello che considera essere le priorita`.
questo non lo avevo notato.

secondo me lo hai notato (anche sotto). Guarda anche in quante
interviste RMS esplicitamente si rifiuta di rispondere alla domanda
posta dicendo che la domanda "giusta" e` diversa, oppure dicendo che non
sa niente.
E` legato (vedi sotto) anche alla "accusa" di modello di sviluppo
"cattedrale" per emacs (eccetera) contro il modello "bazar" per linux
(eccetera).
Altra cosa collegata: avrai notato che l'autore di cdrtools accusa gli
autori del fork cdrkit usato in debian di non rispettare la GPL e la
legge tedesca sul copyright, e dice di aver adeguatamente informato la
FSF sul fatto; il risultato e` che a suo parere cdrkit non e` legalmente
distribuibile. D'atra parte, gli sviluppatori debian avevano cominciato
il fork cdrkit esattamente perche' a loro parere i precompilati dei
cdrtools non sono legalmente distribuibili a causa di incompatibilita`
tra GPL e CCDL. In che modo la cosa e` collegata? Avrai notato che la
FSF mai ha preso posizione sulla cosa. E mi pare evidente che e` uno dei
casi eclatanti in cui ci sono ottimi motivi politici per cercare di
evitare il piu` possibile di parlare della cosa.

non conosco bene questa vicenda, ma se cdrtools è emesso con una combinazione di licenze incompatibili, allora la FSF non può fare nulla (lei può far valere la licenza GPL, licenza che è della FSF, solo se il detentore del copyright le chiede aiuto ... e naturalmente il detentore del copyright deve aver rispettato la GPL per avere tale aiuto). In teoria nessuno, tranne i detentori del copyright, possono usare tale prodotto con la sicurezza di non essere denunciati dai detentori del copyright.

Per quanto riguarda cdrkit, se è partito da una versione che era rilasciata in GPL e hanno continuato con tale licenza, allora non vedo nessun problema.

Da quanto ho capito io FSF non mi sembra che debba intervenire. FSF ha indicato quali sono alcune delle licenze compatibili e incompatibili con la GPL, se qualcuno usa una combinazione "incompatibile", allora FSF si è già espressa implicitamente. Secondo me è inutile un suo intervento successivo e anzi non può fare nulla, perché lei può proteggere la licenza GPL, ma non il prodotto da essa coperto se non ha l'appoggio del detentore del copyright.

Io stesso ho scritto alcune volte all'"ufficio legale" di FSF per chiedere aiuto in un caso di violazione della GPL e per chiedere delucidazioni varie. Ho sempre avuto risposte, anche se con tempi un po' lunghi, e nel primo caso ho avuto anche l'aiuto e i consigli su cosa si poteva fare.

[Snippone sulla mia domanda radicale, sulla quale come ho detto temo
possa non essere costruttivo discutere in questa sede]

veramente a questa domanda ha già risposto Stallman: perché lui non era "capace" di fare altro, se non di programmare

no, questo risponde a una domanda ben diversa (perche' occuparsi delle
liberta` del software quando ci sono problemi piu` gravi per
l'umanita`?), domanda che e` tanto piu` significativa quanto meno

sì, forse hai ragione, quella risposta era di quest'altra domanda.

significativa e` la mia domanda (perche' occuparsi della liberta` di
qualcosa che intrinsecamente va in direzione opposta alla liberta`?), e
viceversa.

se non ci fosse stato il software libero, penso che il mondo sarebbe stato meno libero e più arretrato rispetto all'attuale. È anche vero che il software, in generale, può essere utilizzato per ottenere un controllo globale alla 1984, ma, il software libero, può essere anche usato per evitare tale controllo.

Il software libero permette all'uomo di esprimere una sua "esigenza", un suo "innato bisogno": aiutare gli altri ed essere da loro aiutato, confrontarsi con gli altri per migliorare sé stesso e permettere agli altri di migliorarsi, conoscere e permettere di conoscere.

mah, forse siamo tutti un po' assoggettati dalla tecnologia, chi più o chi meno.

Una volta ho visto un (frammento di un) interessante servizio televisivo
(altro bel mezzo tecnologico sul quale e` meglio non disquisire).

ouch! sono ormai parecchi anni che non guardo più la TV. C'è ancora? ;-)

Parlava di una "insolita" setta religiosa (locata in Svizzera tedesca
nel servizio, non so se diffusa altrove). Tutte le tecnologie successive
a un certo momento mi pare di meta`/fine ottocento sono bandite, con
poche eccezioni. Una eccezione e` che viene ammesso l'uso di alcune cose
(per esempio il telefonino) sul posto di lavoro, ovviamente solo quando
esso e` fuori dalla zona di residenza della comunita` religiosa
(ovviamente anche le loro case sono progettate e costruite rispettando i loro criteri tecnologici; ma per esempio non ricordo quali usi della elettricita` sono ammessi e quali no).

telefonino? ... sono forse l'unico italiano che non lo sa usare?

Altra interessante cosa e` che bambini e adolescenti NON sono soggetti
alle regole strette (per la tecnologia o per altro) degli adulti;
arrivati alla maggiore eta` essi possono scegliere se aderire alla
comunita` e alle sue regole, oppure andarsene.

Non mi interessa qui cercare di capire i motivi per cui accettano certe
teconologie e non altre, capire dove e` il loro confine e perche'
(probabilmente molti troverebbero comunque assolutamente arbitrario e
ingiustificato un qualunque confine).

Mi importa invece una cosa che niente ha a che vedere con la tecnologia:
e` gente che il prezzo del proprio stile di vita lo paga in prima
persona al posto di farlo pagare a altri. E` gente che per questo merita
il mio profondo rispetto. Secondo me vale la pena di chiedersi se i
paladini del software libero si meritano un simile tipo di rispetto. Da
questo punto di vista RMS e il suo punto di vista "dogmatico" hanno
certamente per me molti motivi di rispetto (e pochi, ma presenti,
ombrosi dubbi: cosa succedera` quando il movimento del software libero
avra` vinto, RMS vorra` _imporre_ un "free software way of life" agli
altri?) nonostante la mia radicale avversione alle posizioni di RMS su
cose infinitamente piu` importanti del software libero (cose peraltro di
cui cerca di evitare di parlare, perche' ovviamente cerca di parlare
solo di quello che lui reputa importante). Invece, per esempio, non
riesco a vedere nessun motivo di stima per il signor Torvalds e le sue
posizioni "pragmatiche".

secondo me il software libero non riuscirà mai a "vincere".

Basta pensare al cloud-computing che può azzerare il 99% del software libero attualmente esistente in un batter di ciglio. Tutto quello che è emesso con licenza non AGPL può essere usato/modificato/... legalmente per creare il cloud-computing, senza dover rispettare le clausole delle licenze ... proprio perché non ci sono clausole da rispettare in questo tipo di caso d'uso.

Probabilmente si vede l'eccesso negli altri e la normalità in noi

   Peras imposuit Iuppiter nobis duas:

   propriis repletam vitiis post tergum dedit,

   alienis ante pectus suspendit gravem.

   Hac re videre nostra mala non possumus;

   alii simul delinquunt, censores sumus.


ouch! ... chi mi traduce?

scroogle[1] mi ha dato una mano, dovrebbe essere Fedro[2]:

Giove ci impose due bisacce:
ci mise dietro quella piena dei nostri difetti,
e, davanti, sul petto, quella con i difetti degli altri.
Perciò non possiamo scorgere i nostri difetti,
e, non appena gli altri sbagliano, siamo pronti a biasimarli.

Non ho mai letto nulla di Fedro ... sembra interessante ... a parte il fatto che ha copiato una mia citazione mascherandola ;-)

Ciao
Davide

[1]
http://www.scroogle.org/cgi-bin/scraper.htm

[2]
http://it.wikipedia.org/wiki/Fedro

--
Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki
Petizione per liberare i PC:
http://www.petitiononline.com/liberasw/
Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook


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