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Re: Risposta a DELL



Felice Liccardi wrote:
Davide Prina ha scritto:
questa però non è una "mostruosità", questa è una cosa "buona". Senza questa possibilità non potrebbe esistere il software libero oltre ad altri problemi.

E proprio grazie a questa "non mostruosità"  Zio Bill fa il ca**o che
vuole, dove vuole e quando vuole.

no, non è grazie a questo che può fare quello che vuole, ma è grazie al fatto che possa essere venduta la licenza e non il software ... che è un'altra cosa.

Quello che, secondo me, dovrebbe essere possibile è che:
* l'acquirente acquisti il software
* la licenza indichi come il software può essere utilizzato

a questo punto se tu acquisti il software e accetti la licenza, allora poi con il software puoi fare tutto quello che il codice civile prevede per la proprietà e che ora ti è negato. La licenza non può contenere nessuna clausola che sia contraria al diritto sulla proprietà, altrimenti tale clausola sarebbe nulla.

E così la Monsanto, la Nestlè, le case farmaceutiche, etc., etc.

questo è un altro discorso e riguarda i brevetti e non le licenze d'uso o il copyright.

Da quello che scrivi sembra che ti abbiano convinto dell'esistenza del concetto astratto IP (proprietà immaginaria o, come alcuni vogliono far credere che esista, della proprietà intellettuale). Quando qualcuno ti parla di IP ti sta imbrogliando, sta mischiando entità eterogenee presentandotele come se fossero un'unica entità inscindibile.

Nella IP (proprietà immaginaria) si cerca di buttar dentro:
* copyright
* brevetti
* marchi

quando ognuna di queste discipline è nata in momenti differenti e per "proteggere" cose differenti. Ad esempio i brevetti e i marchi fanno parte del diritto industriale, mentre il copyright no!

I brevetti sono stati introdotti per indurre le aziende/persone a rendere disponibili agli altri le loro scoperte e ottenere dei pagamenti per il loro utilizzo ... ora sono utilizzati per tutt'altro, soprattutto in campo informatico in quei paesi dove hanno validità legale.

I marchi sono stati introdotti per permettere ad un'azienda di identificarsi ai suoi clienti in modo univoco e non confondibile con la concorrenza, per assicurare il cliente che quel prodotto lo ha messo sul mercato lei.

Il copyright è stato introdotto per proteggere le opere d'arte prodotte dalle persone e permettere a queste di poter negare l'uso della loro opera da parte di altri (precedente al copyright se tu scrivevi una canzone, poi chiunque la poteva riprodurre e vendere senza riconoscerti nulla ... questo è quello che facevano gli editori a quei tempi)

Come detto chi parla di IP (lo ricordo ancora: IP = proprietà immaginaria) cerca di confonderti le idee e presentarti concetti totalmente differenti come se fossero la stessa cosa. In questo modo la "difesa" dell'IP è facilissima: basta prendere un carattere positivo di un componente, anche se non centra nulla con il discorso, per far rimanere perplesso l'interlocutore e avere il suo consenso.

Almeno si obbligasse la vendita delle macchine sempre e solo
separatamente da S.O.

questo è un altro discorso che non centra nulla né con il copyright, né con i brevetti e neppure con i marchi. Questo è un problema di accordi commerciali e in alcuni casi di ricatti da parte della parte più forte di tale accordo che impone questi tipi di vendita. L'antitrust ha indagato più volte e qualcuno è già stato condannato.

Ribatterai che non è possibile per via dei drivers, etc.

assolutamente no.
Ribatterei che molti costruttori hardware non vogliono rilasciare le specifiche e cercano di rilasciare loro i driver che, nella maggior parte dei casi, sono scadenti ... per qualsiasi sistema operativo siano stati creati.

Io ribasco che che anche i drivers possono essere rilasciati
separatamente con l'HW.

io invece ribadisco che i costruttori hardware dovrebbero essere obbligati per legge a rilasciare le specifiche di interfaccia a chiunque compra il loro hardware (una volta era così, se ti ricordi quando acquistavi un elettrodomestico avevi, nelle istruzioni, anche l'impianto elettrico ... questo per permettere a chiunque se ne intendesse di poterlo riparare e quindi di poterti rivolgere a qualsiasi elettricista ... ora non è più così ... chissà come mai)

Qui metto l'accento sulle specifiche d'interfaccia dell'hardware, che non sono le specifiche di funzionamento/costruzione, ma sono le specifiche delle chiamate che si possono fare all'hardware per farlo funzionare e dei risultati in uscita che si ottengono.

Ecco perchè si DEVE tornare alla saggezza del vecchio Bertoldo: io dare
soldi a te... tu dare cavallo a me! Punto!

se tu stai acquistando qualcosa protetto da leggi "speciali", come è il diritto d'autore (o copyright, che ormai possiamo utilizzare come sinonimi), allora hai la necessità di avere anche uno scritto in cui il titolare di quell'opera dichiara che tu puoi utilizzarla nelle modalità stabilite dall'autore (questa è la licenza d'uso) e da te accettate ... naturalmente queste modalità non possono essere contrarie alla legislazione in vigore, altrimenti sono nulle.

Quello che ne faccio sò ca**i miei e solo miei salvo il fatto che non
posso duplicarlo, copiarlo, integrarlo, etc., etc.

purtroppo in Europa è stata approvata una normativa (EUCD) che deriva dalla DMCA americana e che è già stata recepita dall'Italia. Questa normativa pone dei limiti sull'uso in determinati casi.

Ma il software (inteso come prodotto-pacchetto) è mio e solo mio... La
proprietà intellettuale è tua!

eccoti qui!
Ti hanno imbrogliato: la Proprietà Immaginaria (Immaginary Proprierty == IP) non esiste! ... come ti ho spiegato qui sopra.

Ciao
Davide

--
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