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Re: Stiamo scherzando ? [Re: Mi sono entrati nel pc?]



On Mon, Oct 16, 2000 at 06:04:56PM +0200, Frodo Baggins wrote:
=> Michele Ferraudo scripsit:
=> >Se posso rapidamente intervenire... questo tema e' riccorrente.
=> >
=> >A prescindere dall'informatica l'omessaa o l'insufficiente custodia
=> >di beni propri puo' rendere complici di chi con questi commette un
=> >reato. Esempio classico e' l'incauto affidamento: lascio la macchina
=> >con le chiavi nel cruscotto e questa viene usata per una rapina. Non
=> >sono sufficientemente documentato per la violazione di domicilio, ma
=> >penso che le considerazioni siano, in parte, simili. 
=> >
=> 
=> Non e` esattamente la stessa cosa.... Se io lascio le chiavi sul
=> cruscotto e il ladro usa la mia macchina per fare una rapina si puo`
=> pure "sospettarmi" di complicita` (ma occorre provarla...) Ma se il
=> ladro si limita a rivendere la macchina, e` un ladro e basta. Per
=> quanto riguarda i computer, se io lascio in giro la mia password o non
=> proteggo abbastanza il sistema e uno usa la shell "krackata" per
=> attaccare altri sistemi sono certamente parzialmente complice... Ma
=> cio` non toglie che la persona commette un reato (o almeno qualcosa
=> che dovrebbe essere un reato) nei miei confronti. Come nel caso della
=> violazione di domicilio "a porta aperta", se non proteggo bene il mio
=> sistema diventa moooolto difficile provare la responsabilita`  di un
=> eventuale intruso, ma cio` non toglie niente alla sua colpevolezza.

Se un ladro ti ruba la macchina e' un ladro, indifferentemente dal fatto che tu
abbia o meno lasciato le chiavi nel cruscotto. (al limite quello e' un problema 
con l'assicurazione che non paga). 
Il sospetto di complicita' c'e' quando tu non denunci il furto (che va comunque fatto,
anche se la macchina rubata aveva le chiavi nel cruscotto) della macchina.

Per tornare in ambito informatico, la legge dice che un utente deve fare il possibile
per proteggere i dati, ma non per questo, se qualcuno entra su una macchina senza protezioni
non commette reato perche' la porta e' aperta. 
Non c'e' la scusante del fatto che non fosse protetto: tutto quello che viene segnalato come
non pubblico, anche se non protetto in maniera adeguata, e privato.
(per inciso: se tu entri a casa mia, anche
con la porta aperta, io posso sempre allontantarti ed al limite denunciarti per 
violazione di domicilio: la legge non dice che la porta deve essere chiusa, ma che tu
non ci devi entrare, indifferentemente dal fatto che sia aperta o chiusa)

=> >[snip]
=> 
=> >Spiego il mio pensiero... su host.dominio/~utente c'e' un file
=> >protetto solo dalla password di excell. Chi lo scarica lo "legge" e
=> >scopre quante seghe si fa l'autore. Ad oggi questo non e' reato, ed io
=> >sono perche' non lo diventi. 
=> 
=> infatti, questo file e` in un "luogo pubblico". Se qualcuno apre la
=> mia valigetta chiusa a chiave e in casa mia commette reato perche' e`
=> entrato in casa mia, se pero` io la valigetta (pure chiusa) la lascio
=> su una panchina nel parco.....

Se il file e' protetto da pwd non e' gia' piu' pubblico pero'. 
Non conta quanto sia efficace la
protezione. Certo, poi ci sarebbe da discutere la furbizia di uno che mette in linea
un file importanto protetto solo dalla pwd di excel, ma la stupidita' che si ritorce 
contro lo stupido non e' punita dalla legge.

bye

Gianluca

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It's less expensive than losing CONTROL of YOUR creative works."
---Jack Valenti, President and CEO, Motion Picture Association of America



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