Gnome 3 ha scommesso sulla nuova generazione, quella tutto cellulare e
ha abbandonato la vecchia guardia che viaggiava tra un file-manager e
una shell una scelta coraggiosa, vedremo se hanno avuto ragione.
In prospettiva, l'unificazione di interfacce grafiche tra cellulari e PC
dovrebbe aiutare quelli che oggi sono bambini a trovarsi a proprio agio
quando si troveranno davanti un desktop GNOME. C'è un cambiamento di
metafora. Quella di Gnome3 non è più una scrivania.
Inoltre fa l'occhiolino agli utenti MAC, che checché se ne dica ha
rubato a Linux molti potenziali utenti Unix.
Non vedo proprio cosa avrebbero potuto aggiungere a gnome2 se non
bugfix e miglioramenti leggeri. Così hanno cambiato tutto e per gli
altri c'è xfce.
Io come altri cambio interfaccia solo se quella nuova aumenta la mia
produttività per ora sto con xfce. Ma cerco di avere un approccio
razionale, altrimenti starei ancora con bash, vi, imagemagick e mplayer.