Il 09/05/23 19:17, Marco Ciampa ha
scritto:
On Tue, May 09, 2023 at 03:58:33PM +0000, Paride Desimone wrote:Il 9 maggio 2023 10:18:49 UTC, gerlos <gerlosgm@gmail.com> ha scritto:Spero che Matteo perdonerà il doppio invio, la volta scorsa ho erroneamente risposto solo a lui invece che alla lista. Il giorno lun 8 mag 2023 alle ore 09:35 Matteo Bini <matteobin@tiepi.it> ha scritto:Perdonatemi se m'intrometto, ma mi accodo a Marco chiedendo che senso abbia insistere su Windows, vista la maturità di Debian e degli altri sistemi GNU/Linux, o addirittura dei vari BSD.Concordo nello spirito, ma nella pratica mi capita (sempre meno frequentemente, per fortuna) di dover ricorrere ad applicativi che non hanno (ancora) alternative per gnu/linux utilizzabili - almeno non in relazione alle risorse di tempo e attenzione a mia disposizione. Quindi, mio malgrado, anche io tengo un paio di macchine windows "pragmatiche" sotto mano.Fatto sta che mi sono imposto di non passare a Windows 11 per nessuna ragione, preferendo a esso un cambio di lavoro; il che non sarebbe una cosa poi così malvagia, visto che da tempo agogno un impiego rispettoso della libertà del software.Guarda, penso che valga la pena di passare a Windows 11: è il Windows più "vicino" a gnu/linux che ho visto finora. Non solo perché l'interfaccia ha preso abbondantemente idee e funzionalità da KDE Plasma, ma anche perché hanno ampliato la quantità di cose che puoi fare con WSL, il "coso" che ti permette di usare gnu/linux quasi nativamente sotto Windows, e hanno aggiunto winget, un gestore di pacchetti chiaramente ispirato ad apt, anche se più limitato. Imho "per la causa" è utile che noi pinguini conosciamo queste cose, perché, oltre a rendere Windows un po' più tollerabile, possono essere facilmente i "cavalli di Troia" con cui convinciamo utenti Windows a passare dalla nostra parte. ;-) Lunga vita e prosperità, gerlosGuarda non mi trovi per nulla d'accordo. Io ancora ricordo i famosi get the fact. Microsoft è famosa per la sua pericolosità. Adesso, imho, siamo alla prima delle famose tre E. Quello che salva linux, dalla voracità di Redmond, è la licenza d'uso, finché non troveranno e capiranno il modo di aggirarla. Mark, starà facendo la scelta giusta? Non vorrei facesse la fine di ibm con os/2.Sono completamente d'accordo con Paride. Anche se Windows _diventasse_ gnu/linux con un kernel Linux, anche se diventasse il paradiso degli sviluppatori Linux bisogna sempre ricordare le tre E: https://en.wikipedia.org/wiki/Embrace,_extend,_and_extinguish Probabilmente ci siamo capiti male: non dico che *noi* dovremmo
usare Windows 11, ma che lo dovremmo conoscere comunque, perché
magari oggi convinciamo l'amico a usare Firefox e LibreOffice al
posto di Edge e Office, domani lo convinciamo a usare winget per
installare Gimp (facendogli notare che è un clone limitato di
apt), magari dopo domani gli facciamo usare bash sotto wsl per
risolvere un problema, e magari il giorno dopo lo convinciamo a
passare definitivamente a Debian - e sarà più facile, perché avrà
già familiarità con molte cose. Insomma, il passaggio al software libero non deve essere più un
salto nel vuoto, un'ordalia, che "rimbalza" chi non ce la fa, ma
può essere graduale e basato su esperienze positive avute con il
nostro ecosistema. saluti, gerlos
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