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Re: systemd + brtfs + vrwtzv



Federico Di Gregorio writes:
 > Così, per stimolare un po' di sano sentimento anti-systemd (che su
 > questa lista non manca mai) ecco un link ad alcune idee che io considero
 > MOOOLTO interesanti.
 >
 > http://0pointer.net/blog/revisiting-how-we-put-together-linux-systems.html

Sono da internare.

Per carità, alcune idee non sono da buttare.

Ma...

Premessa
--------

Io detesto cabale che mi impongono qualcosa, a meno che non mi abbiano
dimostrato di essere in grado di impormi qualcosa.

E qualcuno è in grado di impormi qualcosa quando io davanti a quel
qualcosa rimango impressionato dall'intelligenza della cosa - e della
persona che l'ha fatta.

Per mia sfiga, da studente universitario sono stato esposto a tante
belle testoline, da menti geniali veramente al di sopra della media
umana (i.e. gente che arriva al MIT e vince un premio che Leiserson(?)
aveva messo in palio oltre un anno prima), a gente in grado di
occupare ruoli come capo della ricerca in Nokia (quando non era di
M$), responsabili di prodotto della Mela (ruolo accettato solo in
cambio di poter scrivere ancora codice).

Quindi uno prima mi mostra di essere veramente un dio e io po accetto
la sua affermazione di essere un dio. Che gli dei li ho visti, e da
vicino.

Le proposte fatta
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- Sostituire un app store ai repository di package.

Lo store va benissimo per gli end user end user end user, quelli per cui
un telefono non è dissimile da un televisore ed un frullatore: fanno la
cosa che devono fare, in maniera più o meno sfiziosa.

Ma per avere veramente senso, la perdita di libertà dell'app store
deve andare di pari passo con un forte controllo che il gestore dello
store deve fare sulle app per garantire al nostro utente di
elettrodomestici (idea di Jobs) di poter usare senza pericolo le app.

Da questo punto di vista va bene l'app store di Apple. Non ti garantisce
che l'app faccia quello che promette, solo che non vada in giro a fare
casini.

Ma uno store come quello di Apple genera dei ritardi dal rilascio da
parte del developer a quello della disponibilità per l'end user che
non è certo breve.

Uno store che dia spazio a cani e porci è una manna per i creatori
di malaware.

- Proposta per l'infrastruttura dello store.

In Apple giocano facile. Le app sono compilate statiche e si portano
dietro un'albero di directory con tutto quello che serve.

Quello che invece propongono per GNU/Linux ha senso si e senso no.

A rigor di logica funziona, sulla lavagna sembra funzionare. Ma non
funziona nel momento in cui ti rendi conto che certi runtime come
li pensano loro non esistono.

Un programmatore di Software Libero di solito va e prende tutte le
librerie che gli servono/piacciono e che non fanno a pugni come
licenza - se vuole rilasciare il programma.

Nella mia esperienza, i due file system che crescono maggiormente sono

/home

(credo che sia chiaro a tutti perché) e

/usr/local

dove vanno le cose che non trovi pacchettizzate, che una distribuzione
contiene tanto, ma non tutto. La mia /usr/local è 1/7 della /usr che
peraltro contiene un'altra cicciona (/usr/share con tutte quelle icone
carinissime).

L'architettura che propongono o rischia di portare a runtime ad un
orda di file system montati - qualcuno anche più di una volta e lo
stesso possono portare ad un sistema che per lo sviluppatore diventa
"una piaga nel sedere".

Il difetto peggiore di Windows
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Quello che percepisco come difetto peggiore di Windows è che obbliga
chi sviluppa a operare in un ambiente con le "semplificazioni"
dell'ambiente di chi con lo sviluppo non ha niente a che fare. È una
camicia di forza insopportabile per una persona che viene da Unix.

Forse mi infastidisce ancora di più della non libertà :).

Un ambiente basato su app è forse anche peggio di Windows per un ambiente
di vero computing. Se uno si limita al CaaT (Computer as a Toaster) un
ambiente del genere è più che sufficiente. Ma non per una persona che vuole
un computer per quello che è un computer, per questo tipo di utenti
è una camicia di forza.

Nonostante la possibile coesistenza (sul disco) di più sistemi. Preferisco
un antiquato partizionamento e aspettare che scenda dai P670 al mio PC :)

--
 /\           ___
/___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_____
  //--\| | \|  |   Integralista GNUslamico
\/                 coltivatore diretto di software
     già sistemista a tempo (altrui) perso...


P.S.

Questo (di cui ho compreso il funzionamento "by visual inspection")

main(){printf(&unix["\021%six\012\0"],(unix)["have"]+"fun"-0x60);}

[David Korn, AT&T Bell Labs, ioccc best One Liner, 1987]

e questo (che non decifrai la prima volta che lo lessi)

#define _ -F<00||--F-OO--;
int F=00,OO=00;main(){F_OO();printf("%1.3f\n",4.*-F/OO/OO);}F_OO()
{
            _-_-_-_
       _-_-_-_-_-_-_-_-_
    _-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_
  _-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_
 _-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_
 _-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_
_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_
_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_
_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_
_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_
 _-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_
 _-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_
  _-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_
    _-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_
        _-_-_-_-_-_-_-_
            _-_-_-_
}

[Brian Westley, ioccc Best layout, 1987]

sono casi in cui sono rimasto impressionato, anzi estasiato,
dall'intelligenza di chi aveva scritto questo codice, una vera
esperienza estetica.

http://www.ioccc.org/


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